sabato 14 maggio 2011

Tanta nostalgia degli anni ’90. Cult Series: My So-Called Life.

La mia ultima scoperta e ossessione in campo televisivo si chiama My So-Called Life.
Dopo averne tanto sentito parlare, l’ho finalmente scaricato e adesso mi pento di non averlo fatto molto prima. Forse se avessi visto questa serie alle superiori, sarei sfuggita prima alle grinfie della fase “idiozia adolescenziale” in cui sono stata intrappolata almeno per un paio di anni.

My So-Called Life è un telefilm creato da Winnie Holzman (già sceneggiatrice di Thirtysomething), trasmesso tra il 1994 e il 1995 sul canale americano ABC. La sua cancellazione avviene dopo solo una stagione ed è anche per questo che si è guadagnato lo status di Cult series e un posto nella classifica dei 100 migliori show televisivi di tutti i tempi redatta dal Time.

"It just seems like, you agree to have a certain personality or something. For no reason. Just to make things easier for everyone. But when you think about it, I mean, how do you know it's even you? "

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La serie racconta la vita di Angela Chase, una ragazza di quindici anni, che affronta i tipici problemi di ogni adolescente: il rapporto con i genitori, scuola, amore, amicizie, sesso. Ma non solo, la serie ha il grandissimo pregio di affrontare temi ignorati dai teen-drama dell’epoca (Beverly Hills e 7th Heaven - nota in Italia come Settimo Cielo - per citarne due). La censura, l’uso di droga e alcool, l’adulterio sono tematiche con cui i protagonisti si scontrano tutti i giorni e lo fanno in modo genuino e senza pregiudizi.
Il personaggio di Angela viaggia tra momenti di assoluto genio e momenti di normale stupidità adolescenziale. Soprattutto quando si tratta di amore. Scopriamo subito della sua ossessione per Jordan Catalano, il classico ribelle con una band che cambia nome continuamente. Ossessione che la aiuta a sopravvivere alle lunghe giornate scolastiche. Amore che non è sicura di voler concretizzare proprio per non rovinarlo, per far in modo che rimanga perfetto. All’inizio della serie la protagonista si stacca completamente dalla sua vecchia immagine, tingendosi di rosso i capelli, tagliando i ponti con la sua migliore amica, lasciando il club dell’annuario. Durante l’arco delle diciannove puntate seguiamo la sua crescita, e assistiamo alla maturazione del suo carattere fino ad arrivare a una mediazione tra Vecchia e Nuova Angela.
Molte volte i temi principali vengono affrontati in modo anticonvenzionale, questo si percepisce soprattutto nel personaggio di Rayanne. La nuova migliore amica di Angela è scatenata, ribelle, si cura solo dell’opinione delle persone a cui tiene ed ha un modo tutto sua di vivere la vita. Ad esempio quando viene eletta potenziale prostituta dell’istituto non ci rimane male, anzi esulta al titolo conquistato. È lei il personaggio più sbandato di tutta la serie: la vediamo passare da ragazza figa che sa sempre vivere la sua vita a pieno, quasi un mentore per Angela, a persona auto-distruttrice e per questo sola.
Tutto il contrario è suo cugino, Ricky, che introduce il tema più controverso trattato nella serie: l’omosessualità. Bisogna pensare che la serie è stata trasmessa nella metà degli anni ’90 e l’omosessualità era taboo. Fin dall’inizio della serie Ricky deve affrontare la diffidenza verso il suo essere. Quando i due cugini vengono presentati ai genitori di Angela, è di lui che non si fidano. Ma in realtà Ricky è il personaggio più positivo della serie. Il suo percorso è forse il più duro, viene maltrattato dai compagni scuola e cacciato di casa dai genitori ma riesce sempre a risollevarsi e mantenere la sua gentilezza d’animo.
Un’attenzione particolare per la sigla di My So-Called Life che riesce in pochi secondi a racchiudere tutta l’atmosfera misteriosa e affascinante di questa serie. Le immagini usate provengono tutte dal primo episodio e la musica, originale, è stata scritta ed eseguita da William Garrett Walden (compositore per la televisione, famoso per essere stato il chitarrista degli Stray Dog). Se non vi innamorate di questo telefilm dopo averla vista... beh siete crudeli e insensibili.


Curiosità:
C'è un personaggio che viene sempre nominato e che crea situazioni interessati per i nostri eroi ma non si vede mai. Il suo nome è Tino, richiamato quasi sempre da Rayanne è l’uomo giusto a cui rivolgersi per intrufolarsi alle feste. Inoltre è il cantante della band di Jordan Catalano. Questo misterioso ragazzo viene citato anche nel film Juno. Quando alla protagonista viene chiesto se la sua band tornerà a suonare insieme, lei risponde "Once Tino gets a new drumhead, we should be ready to rock."


Un simpatico Link Bonus:
This is when we talk about Rayanne Graff (spoiler alert!) di Style Rookie

6 commenti:

Elisa ha detto...

Lo sai che non sono nè crudele nè insensibile...e soprattutto che quando mi presenti così una serie, non posso fare a meno di andarmela a guardare. Sei la principale responsabile delle mie numerose addiction!!! bacibaci, spero che questo sia solo il primo di tanti post :) tua bestia

Superqueen ha detto...

Non mi pare abbiano mai trasmesso questa serie in Italia, per lo meno io non ne ho memoria, motivo in più per recuperarla ora. Il fatto che sia durata solo una stagione me la rende già simpatica! Di recente ne ho scoperta un'altra dal destino simile - Freaks and Geeks, andata in onda alla fine degli anni '90 per una sola stagione - di cui mi sono perdutamente innamorata ;)

sofia guiotto ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
sofia guiotto ha detto...

Teresa hai ragione! La serie non è mai stata trasmessa in Italia! Peccato Mortale! Di Freaks and Geeks me ne occuperò prossimamente è troppo bello :)

sofia guiotto ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Elisa ha detto...

Viva le serie mono-stagione :)

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