martedì 10 maggio 2011

Grassroots Internet Revolution

Sì, è vero, c'è gente convinta che la cosa chiamata internet sia un luogo brutto e puzzolente, dal quale nulla di buono può venire. Noi la pensiamo diversamente ed è per questo che, d'ora in poi, la redazione di Soft Revolution vi proporrà settimanalmente una piccola selezione di post, video o altri contenuti reperiti online che, dal nostro umile punto di vista, sono degni d'attenzione.
Il titolo della nuova rubrica, come avrete intuito, è Grassroots Internet Revolution.


- I Miss Amy Winehouse di Dvora Meyers (su Jezebel). Ovvero: AW come antitesi dello stereotipo della donna ebrea per bene che vorreste proprio sposare. Inoltre: come i sensi di colpa instillati dalla prima grande religione monoteista si riflettono sui testi della Nostra.

- Revenge of the Feminerd: Bluestockings, the Original Feminerds su Bitch Media. Prima delle suffragette e del nostro rimuginare sulla rappresentazione delle ragazze nerd nei film e nelle serie tv che ci nutrono, c'erano le donne della Blue Stockings Society.

- Filling the Gaps su Feministe. Della differenza tra attivismo e spalar merda sugli altri. Molta saggezza e spunti sui quali riflettere e dei quali vi invitiamo a  discutere con le vostre amichette e i vostri amichetti.

- The Social Construction of the Mothering Instinct. Lisa Wade di Sociological Images ci invita a celebrare la Festa della Mamma di domenica scorsa con una riflessione sulla naturalità (ma anche no) dell'"istinto materno", così come viene rappresentato nella nostra società.

- Why Meg White Matters su AV Club. Un post che volevamo segnalare da tempo e che risale più o meno allo scioglimento dei White Stripes. Da spalmare in faccia a chi se ne va ancora in giro sostenendo l'incompetenza di Meg White alla batteria.

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