Redazione

Bonnie. Caro lettore, cara lettrice, per quanto riguarda la mia esistenza, ti posso dire che passo circa sei ore della mia vita ogni giorno a guardare il panorama fuori dalla finestra del mio liceo padovano, da maggio a settembre allietata dalla vista del vecchietto della casa di fronte che va in giro in mutande sul terrazzo. Nelle restanti ore, leggo, nuoto, ascolto musica, venero i Guns n’Roses e Axl Rose. Il mio sogno è invadere Padova con un esercito sulla falsariga di Ken il guerriero o in alternativa riuscire a cucinare qualcosa di più complesso della pasta col tonno in scatola. I miei modelli di vita sono principalmente Nemi e il mio professore di chimica, che fra l’altro è pure la mia materia preferita.

Caterina Bonetti annata 1984, vive nell'Emilia paranoica, a Parma, dove si è laureata in Lettere ed ora frequenta il dottorato in italianistica. Come se ci fosse bisogno di specificarlo vive di lettura ed il suo organismo si è ormai perfettamente abituato alle privazioni che la vita di un letterato comporta. E' entrata per sbaglio nel mondo dei blog nel 2003 e da allora non n'è mai uscita. A causa di una fastidiosa coscienza civile, che la pungola in continuazione, fa politica da anni ed in ogni contesto, altro elemento che mina la sua salute fisica e mentale, e spesso la porta a battaglie contro i mulini a vento. A causa invece di un'ipertrofica necessità di fare collabora da anni con Virgilio come local blogger, partecipa a progetti di scrittura collettiva, reca danni al suo corpo abbozzando un'attività da giocoliere (non sempre fruttuosa), divora film e fa foto, fa foto, fa foto. Vi ho già detto che fa foto? Dopo anni di scuola cattolica ha abbracciato con fervore il pensiero femminista e relativista. La sua filosofia, per citare almeno un film in questa presentazione, potrebbe essere “Whatever works”, che è un po' anche un augurio...basta che funzioni.

Cate Ghobert (Cat) Nata 21 anni fa a Trento, per tutti è"la Cate". Si distingue per la sua causticità senza troppe mezze misure, per il suo senso pratico e la persistente sonnolenza. Frequenta l'università a Padova, città che ospita il suo "buen retiro", ma dove spesso si sente un po' come Heidi a Francoforte (e mentre il treno la riporta tra le valli d'or, rivedere le montagne la manda in brodo di giuggiole). Si diverte ad occupare il tempo a fare le cose più disparate (andare in montagna, fare traduzioni, cucinare, strapazzare il suo gatto...), con una teoria trasversale e fermissima: la musica ignorante contribuisce alle più grandiose idee.
If you can't fly then run, if you can't run then walk, if you can't walk then crawl. But whatever you do you have to keep moving forward. (M. L. King)

Elena Romano (1995-...): vive a Vicenza dove frequenta il liceo scientifico Quadri e il conservatorio di musica Pedrollo dove suona il flauto traverso. Un giorno viaggerà per tutto il mondo...
  
Federica (Feh), comunemente chiamata "Fede" ha ormai quasi ventun'anni e vive a Vicenza dove frequenta (e cerca di concludere una volta per tutte) quella maledetta scuola artistica che le sta fin troppo stretta.
Il suo mezzo di sostentamento non è il cibo, né l'alcol (su questo ancora non è sicura), né tanto meno le sigarette ma è la musica, l'unica presenza che la spinge avanti per quanto banale e scontato possa essere. Fede sopravvive ascoltando musica, cantando in una band indie/rock/alternative/e tutto quello che volete metterci, amando l'arte, leggendo, guardando film e desiderando una vita sregolata tipo da artista decadente. Non ha pazienza, proprio per niente e questo le porta a domandarsi come cavolo fa a stare in una band di soli uomini, come fa a disegnare sotto schemi precisi, ma soprattutto come fa a stare in mezzo ad una folla di varie marche di persone. Insomma, non è proprio una delle più adorabili ragazze, ma a quanto dicono ne sa a pacchi di musica anche se lei ritiene di non sapere assolutamente nulla e pensate, ogni tanto è anche simpatica!

Marta Corato Nata a Vicenza nel 1990, emigrata a Londra nel 2009 dopo cinque gloriosi anni di liceo linguistico e assoluta mancanza di stimoli. In teoria studia giornalismo, in pratica si preoccupa di come si sostenterà per il resto dei suoi giorni. Probabilmente lavorando all'Ikea.
Ama la frittata, le barbe, la grammatica, e farsi venire il mal di schiena sulle poltroncine scomode dei cinema.
Dopo essersi auto-esiliata in Albione, tende a vestirsi solo di blu e ad interessarsi a film e musica di scarsa qualità.
Periodicamente torna in visita in terra berica, dove viene additata come straniera finché non le viene messo in mano uno spritz.


Margherita Ferrari, classe 1987. Da settembre 2010 è domiciliata presso un ridente appartamentino sovrappopolato in quel di Trento, dove studia Sociologia e Ricerca Sociale. Nel tempo libero si dedica all'accumulo di libri e all'aggiornamento del suo blog, L'odore dei pomeriggi (quando li butti via). Costituisce inoltre il 50% del collettivo djistico berico Teenage Lobotomy e il 25% del nucleo fondante della Santa Alleanza dei Guerriglieri Verdi, (forse) il primo gruppo di guerrilla gardening veneto.


Ma.damoiselle Juli.e Nata nel 1989 a Vicenza dove risiede tutt’oggi. Frequenta, con molto coraggio e da pendolare, Venezia dove studia Conservazione e Gestione dei Beni e Attività Culturali a Cà Foscari. È dedita, NON a tempo perso, alla Noble Arte che fa parte della sua vita da oltre due anni e di cui non può fare a meno. Ama il nero, i jeans con risvolto, il suo cane Gastone, il caschetto con frangia (sua pettinatura ormai da anni) ed altre cose inutili che però la fanno felice. Se potesse essere una qualche eroina da film, sarebbe sicuramente Mathilda del film ‘Leon’ di L. Besson oppure la principessa Mononoke dell’omonimo film di H. Miyazaki.

Valeria Righele. Nata in provincia di Vicenza ormai ventitré anni fa, nel blog si firma come Corsage à carreaux (letteralmente “camicia a scacchi”) in tributo all’omonimo ritratto che Pierre Bonnard fece alla sorella nel 1892 e al capo d’abbigliamento in questione, per il quale nutre una particolare predilezione. Laureata in Comunicazione Linguistica e Multimediale a Firenze (dove ha vissuto negli ultimi tre anni), attualmente è tornata ad abitare in terra natia, nell’ attesa di un nuovo trasloco per proseguire altrove gli studi. Ama, tra le altre cose, tagliarsi i capelli a sproposito; leggere graphic novels dalla trama contorta in cui vi sia almeno un personaggio valido in cui identificarsi; andare al cinema e memorizzare le prime battute dei film (abitudine, quest’ultima, mutuata dal padre). Per quanto riguarda le cose che non ama, se la seguirete nel blog è probabile che arriviate a capire da soli quali sono.

Serena Vajngerl (Es) Nasce, vive e cresce nella ridente cittadina di Schio. Conta di non morirci. Anche se in quanto a spunti esterni, là pare li vogliano  morti da un bel po'. Ha frequentato a singhiozzo un paio di facoltà che non l'hanno riempita... ma sedotta e abbandonata. Abbandonate, si corregge. Sì, le ha mollate entrambe. Avvilita da sistemi universitari alieni, ha lavorato e vissuto a Padova per quel po' che le ha permesso di trovare la scuola che frequenta ora. Illustrazione. E, concedeteglielo: "MINCHIA  se le cose cambiano quando fai quel che ti piace". Poco fedele agli sport ma amante fissa degli spazi verdi e aperti. E degli animali. E dei cani. Dio quanto si scombussola coi cani. Legge TUTTO quello che le capita sottomano. No. Vi prego. Niente commenti su Seventy Sex. Non l'ha letto e probabilmente non lo leggerà  mai. Ebbene sì. Questo fraseggio non è lineare. Ma tant'è. Lo stesso meccanismo d'incoerenza potete applicarlo alla musica e a... mah. Facciamo i Tokyo Hotel?


Bianca B. (scimmia gialla) Studia Economia a Padova per darsi un tono, espletando nell'ombra i suoi bisogni corporali. Qualche esempio (che avevate capito?): ascoltare musica veloce snobbando tutto ciò che non "attacca" subito, disegnare i sogni, consultare in modo morboso documentari sugli animali, comporre frasi oscene con ritagli di giornale ed appendere le suddette in appartamento (per la gioia dei coinquilini), fantasticare di polpi assassini, serpenti volanti e nutrie domestiche (con il grembiule e la crestina). Il resto del tempo lo impiega nel cercare IL video più trash del mondo, e, diamine, ci riuscirà! Nonostante abbia 22 anni suonati è attratta come una ragazzina dalle cose colorate, fluorescenti, zebrate e dal design grossolano. Vuole tanto tornare a Lisbona, dove per un anno si è crogiolata al sole, ma per il momento deve accontentarsi di Schio. Ama impressionare gli amici con il suo mignolo storpio. E' soggetta a fisse periodiche: al momento crea indirizzi email per il solo piacere di renderli inaccessibili ad altre persone.
Eleonora Andronaco è una studentessa universitaria fasulla* di ventuno anni, che scrive per allentare il blocco del lettore che la attanaglia dai tempi di Cara Susi Caro Paul. Monomaniaca delle band con un animale selvatico nel nome – una delle quali ha ultimamente vinto il suo grammy personale – vive nella certezza di avere un aspetto canadese e nella speranza di veder emigrare gran parte dei suoi coetanei. Nasce con un mestiere che rivelerebbe sotto tortura anche blanda ma che non metterà in pratica pur di poter simulare rimpianto tra vent'anni impugnando una bottiglia. È talvolta costretto a parlare tra sé a sé al maschile pur di potersi prendere sul serio e s'interroga compulsivamente sulla faccenda. Ha frequentato il liceo scientifico, diplomandovisi nel ruolo di eretica dell'ultimo banco. Condivide il disprezzo provato da tutti gli altri, ma per motivi radicalmente diversi.
*'fasullo il sistema!'

Sofia Guiotto. Classe 1987. "Cosa fai invece che stare a casa a guardare la tv?" è la domanda che ha più e più volte posto alla sua migliore amica.
Television Nerd, ballerina mancata (o almeno le piace pensarlo), ha studiato Tecniche artistiche e dello spettacolo, laurea inutile che la lascerà disoccupata per molto tempo. Tempo che userà per viaggiare in giro per il mondo e ritrovare vecchi compagni d'avventure. Intrattiene conversazioni con i suoi personaggi non reali preferiti e qualche volta ci prende pure il tè insieme.
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