venerdì 25 febbraio 2011

Un pezzetto di storia: Il movimento Riot Grrrl


Quando sono entrata a far parte del mio primo vero gruppo ascoltavo solo band (fantastiche eh, per carità) con cantanti uomini e questo ha creato in me una sorta di disagio psicologico perchè mi sono resa conto che diamine, sono una ragazza e non mi sono mai interessata nel trovare qualche cantante donna che spaccasse e i cosiddetti culi o meglio ancora, una band tutta al femminile.
Fu così, che nerdando parecchio al pc ho scoperto il Riot Grrrl.
Purtroppo i primi passi musicali fatti con mio fratello non erano stati sufficienti a creare in me una cultura musicale abbastanza ampia quindi diciamo che me la sono creata da sola e ancora oggi mi chiedo cosa possa mancarmi da imparare. Beh, eravamo giunti alla grandissima scoperta... Ero credo, in seconda superiore e quando ho scoperto questo genere (che in realtà viene definito sottogenere e questa cosa non mi piace) si è aperto davanti a me un orizzonte infinito, fatto di ragazze cattivissime e più arrabbiate che mai che urlavano senza nessun pudore al microfono e sapevano domare degli strumenti senza badare a niente e a nessuno. Il Riot Grrrl è una sorta di movimento di "solidarietà" che si creava tra le donne che subivano violenze non solo fisiche, ma anche psicologiche in quanto non si sentivano parte della società. Questo condividere i propri disagi non era altro che un vero punto di forza per loro stesse e per le altre ragazze che le ascoltavano.
Le donne che seguivano questo movimento vestivano in modo assolutamente anticonformista, una sorta di misto tra ragazza pudica di buona famiglia che nasconde sotto la gonna anfibi e esibisce sul viso un trucco parecchio pesante. Parlavano continuamente degli stupri e delle violenze che avevano subito, quasi in modo morboso, una sorta di tecnica che le rendeva più forti. Da qui appunto si fondarono delle vere e proprie girlzine dove ogni ragazza era libera di scrivere e raccontare ciò che reputava più opportuno.
Il loro pensiero quindi si trasferisce soprattutto nella musica che diventa una sorta di manifesto, volto a sconvolgere, o meglio, scandalizzare il pubblico e a rinforzare le sostenitrici.
Il suono in genere è punk ma possiamo trovare dei gruppi con influenze grunge (vedi Hole) e metal (L7).
Queste ragazze erano abbastanza delle pippette a suonare ma riuscivano a trasmettere tutta la loro rabbia tramite i suoni graffianti e le voci alcune volte da bimbette ingenue, altre da donne vissute e rudi, insomma, delle abilità tecniche non gliene poteva fregar di meno anche perchè riuscivano a far cogliere chiaramente il messaggio.
Non si può che dire che questi gruppi abbiano ottenuto la fama commerciale perchè la disprezzavano e rifiutavano l'appoggio delle grandi case discografiche, ma la vera considerazione, la vera fama l'hannno sicuramente ottenuta dalle tantissime ragazze che le seguivano.
Insomma, se vi ho un pochino incuriosito andatevi ad ascoltare una bella "Shitlist" delle L7, oppure una bella "Sweet' 69" delle Babes in Toyland oppure una non meno imprtante "Rebel Girl" delle Bikini Kill, questi sono sicuramente i miei pezzi preferiti, quelli che rispecchiano al meglio questa corrente musicale molto cruda accusatoria, perchè diciamocelo, ci sta alla grande!





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