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domenica 5 giugno 2011

It’s not my Crew, It’s my family: MTV America’s Best Dance Crew

2 commenti

America’s best dance crew rientra nel filone dei programmi di danza che sembra vadano di moda in questo periodo. Attenzione però, so che questo potrebbe farvi rimembrare programmi italiani dove la maggior parte del minutaggio è incentrato su giudici che si urlano addosso. Ma non siamo in Italia, bensì in Ammmerica e questo cambia di non poco le cose.
ABDC è un vero programma di danza. E uno dei pochi programmi di Mtv che vale la pena di guardare. Perché? Perché promuove il talento, il duro lavoro, l’amicizia e soprattutto la danza.
L’ho scoperto per caso una sera di 3 anni fa: ho acceso la tv e sono rimasta incanta da questo:


Seguito da una puntata incentrata sui musical, è già qui sapevo che non me sarei persa una puntata.
Le regole della competizione per conquistare l’ambito titolo di America’s Best Dance Crew sono semplici: ogni settimana viene scelto il tema sul quale i gruppi partecipanti dovranno basare la loro coreografia. Alla fine di ogni puntata il pubblico vota da casa e la settimana dopo le 2 crew con meno voti si fronteggiano. Alla fine sono i giudici a decidere chi dovrà tornare a casa.
Nell’arco di sei stagioni hanno partecipato crew di ogni genere: b-boys, poppers, lockers, cloggers, b-boys che ballano sui pattini, ragazzi che ballano con una corda per saltare, ballerini di danze latino-americane, krumpers. Ed è proprio questo il punto forte di questo programma portare al grande pubblico stili che non si erano mai visti in televisione e ispirare le persone a ballare.
Ogni anno ABDC ci mostra il meglio del meglio, queste sono le crew che ritengo tutti dovrebbero tenere sott’occhio:
- Jabbawockeez: Season1 Winner. Indossano sempre una maschera bianca e i guanti quando ballano in modo che lo spettatore si concentri sui movimenti e non sulla loro fisicità. Best ABDC moment: Apologize.
- Kaba modern: Season 1 contestant. Una delle crew che preferisco in assoluto. Il loro stile si basa soprattutto sulle isolation. Best ABDC moment: Sensual Seduction.
- Fanny pack: Season 2 contestant. Ballano indossando un marsupio (in inglese, appunto, fanny pack) e si ispirano agli anni 80. Best ABDC moment: Touch My Body.
- Quest Crew: Season 3 Winner. Questi ragazzi sono poliedrici. Unisco la comicità al breaking. Best ABDC moment: Toxic.
- Beat Freaks: Season 3 Runner-up. Il primo gruppo completamente femminile a distinguersi in quanto più brave dei ragazzi a ballare break dance. Best ABDC moment: Hot n’ Cold.
- Vogue Evolution: Season 4 contestant. La prima crew a portare il Voguin in televisione.
Best ABDC moment: Deja-vu
- Poreotics: Season 5 Winner. Ballano sempre con gli occhiali da sole e i loro movimenti si ispirano ai Robot. ABDC moment: Week 1: Love story.
Ma non possiamo dimenticarci dei giudici. JC Chasez, ex cantante degli ‘N Sync e Lil Moma, conosciuta in Italia solo per un terribile duetto con Avril Lavigne, sono sempre stati presenti fin dalla terza stagione. Il terzo giudice è stato sostituito più di una volta. Prima era Shane Sparks, famoso coreografo, poi Omarion, cantante del gruppo B2K sconosciuto in Italia, e quest’anno, con mia grande gioia, è arrivato D-trix, ex membro della Quest crew. I momenti del giudizio è sempre divertente da guardare perché JC ha eternamente il tono di voce del maestrino (e anche l’abbigliamento), Lil Moma porta la voce dello hood, usando frasi come You represent! o I respect that!, vestendosi però da signora “di classe” e D-trix, unico secondo me degno di giudicare veramente il ballo, riesce sempre a far sbellicare dalle risate.
Una riga va scritta anche per il presentatore, Mario Lopez. Se non sapete chi è di sicuro quando vi suonerà un campanello quando vi dirò A.C. Slater di Bayside School. Riuscito in qualche modo a mantenersi uguale a 15 anni fa (quindi un bel vedere), riesce a condurre le danze in modo eccellente e simpatico.
Questa sera ci sarà la finale della sesta stagione tra la IamMe crew e gli Iconic Boyz, in più ci si esibiranno tutti i vincitori delle passate stagioni, insomma una puntata da non perdere. Gli episodi di tutte le stagioni si possono guardare in streaming su mtv.com. So… let’s dance!

venerdì 27 maggio 2011

Avril Lavigne, una vecchia con lo sk8

3 commenti

C'è una canzone dei Courteeners che dice “you're not 19 forever, pull yourself together”. Chiaramente, Avril Lavigne non ha l'ha mai sentita.

Nel suo nuovo video, “Smile”, la signora Lavigne ripropone il modello Barbie punkettina teenager, nonostante il suo ventottesimo compleanno (28 anni!) sia in arrivo, ed il periodo della ribellione adolescenziale sia passato da un bel po'.




Non che pretendessi una trasformazione tipo Madonna, o anche Britney Spears, ma Avril Lavigne è ancora identica a quando era minorenne e non aveva un divorzio alle spalle.

Calcolando che non è la prima né sarà l'ultima a non sapersi vestire in maniera age-appropriate, non dovrei trovarmi a criticare una trentenne con le bombolette spray e l'aria da bimbaminkia disperata. Saranno affari suoi, no? No.

Non sono stati i capelli verde evidenziatore, a sconvolgermi.

Ricordo benissimo quando Avril aveva l'espressione di un cucciolo di leone sperduto, la cravatta e cantava “Complicated”. Avevo dodici anni e, a posteriori, vorrei tagliarmi la lingua per averla considerata punk, ma sul momento rappresentava l'opposto di Britney Spears e mi piaceva.

I suoi testi esprimevano, in maniera stupida e semplicistica, la prospettiva di una ragazza un po' tagliata fuori dal giro cool. Non erano i Nirvana, ma per una che non aveva idea di chi fosse Kurt Cobain, Avril Lavigne bastava e avanzava.

Quando ha sfondato, la signora Lavigne aveva 17 anni. Nel 2011, ne ha 27 e dopo essere diventata una star, essersi sposata, aver mollato il marito e averne fatte di ogni, è ancora legata agli stessi temi, solo che affrontati in maniera peggiore.

2002 – Sk8r Boi: “Does your pretty face see what he's worth?”
2004 – My Happy Ending: “All this time you were pretending, so much for my happy ending”
2005 – He Wasn't: “He never made me feel like I was special, he isn't really what I'm looking for”

Fino a qui, tutto bene. Fondamentalmente si parla di ragazzi stronzi e di quanto lei si senta sola e sottovalutata, il che va anche bene.

2006 – Girlfriend:
1) “Hey! Hey! You! You! I don’t like your girlfriend! No way! No way! I think you need a new one Hey! Hey! You! You! I could be your girlfriend!”
2) “don’t pretend I think you know I’m damn precious, and hell yeah I’m the motherfucking princess”
3) “she's like so whatever, you can do so much better”

La prima volta che ho sentito “Girlfriend”, ho pensato che fosse una presa per il culo. Avril Lavigne, principessa dei giovani ribbelli, stava davvero cantando un inno al rubare il ragazzo ad un'altra?

2008 – The Best Damn Thing:
1) “Where are the hopes, where are the dreams, my Cinderella story scene?”
2) “Me, I'm a scene, I'm a drama queen I'm the best damn thing that your eyes have ever seen.”

Da “che tristezza, mi ha lasciato” a “perché cazzo non mi tratta come se fossi la regina del mondo?!”.

Nel frattempo, anche Avril è diventata grande, ma continua a cantare (beh, dai, chiamiamolo cantare) di storie da teenager.
Ma quando l'ascoltavo io e parlava di cose normali per una canzone pop, mentre ora i suoi testi sono peggio di quelli di Kesha. Solo che Kesha ha 22 anni. Non 28.

Il nuovo singolo dell'inizio, Smile, inizia con: “You know that I'm a crazy bitch, I do what I want when I feel like it. You know I wanna lose control.”
Al di là della pregevole citazione da Gossip Girl, Avril Lavigne si agita con una coroncina in testa fingendo di suonare la chitarra, “Cause you're fucking crazy rocknroll”, e dopo un po' si chiede “What did you put in my drink?”.

Il ritornello poi ci butta di nuovo nel mondo dello zucchero, ma questo non cambia la realtà delle cose: questa donna viene venduta come una ragazzina scapestrata a gente che, quando lo era davvero, portava il pannolone.

Solo che invece di dire che essere un po' sfigati va bene, consiglia di sbronzarsi fino a perdere la coscienza e poi “wake up with a new tattoo”.

Ne è passato di tempo, da quando non voleva darla al suo moroso in “Don't Tell Me”.

 
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